Cos’è l’ACIDO LATTICO e perché si forma?

Nel nostro corpo, l’acido lattico, si forma come prodotto finale del processo biochimico che avviene all’interno delle nostre cellule per produrre energia metabolica in assenza di ossigeno, a partire dal glucosio.

Inizialmente, il glucosio viene trasformato in un composto chiamato acido piruvico (o piruvato) che, in presenza di ossigeno, può essere ulteriormente utilizzato a scopo energetico oppure, in assenza di ossigeno, può essere convertito in acido lattico.

L’acido lattico viene prodotto a livello muscolare durante l’esercizio fisico intenso svolto in condizione anaerobia, ovvero senza ossigeno. Si tratta di un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel sangue si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare.

In realtà, l’acido lattico viene prodotto già a partire da basse intensità di esercizio.

Nel muscolo sotto sforzo la produzione di acido lattico è massiccia soprattutto nelle fibre bianche (veloci) che hanno un potere glicolitico anaerobico superiore a quelle rosse (resistenti).

Non a caso atleti particolarmente brillanti nelle prove anaerobiche lattacide, come l’inseguimento su pista nel ciclismo e i 400-1500 metri nell’atletica, producono oltre il 20% di acido lattico in più rispetto ad una persona normale.

Durante il lavoro muscolare forte, quando il metabolismo aerobico non è più in grado di soddisfare le richieste energetiche, viene attivato il meccanismo anaerobico lattacido. Quindi, l’acido lattico inizia ad accumularsi nei muscoli e nel sangue quando la velocità di sintesi supera la velocità di smaltimento.

Lo scopo degli allenamenti mirati all’incremento della resistenza anaerobica lattacida è quello di saturare i muscoli di acido lattico, in modo tale che si abituino a lavorare in condizioni di forte acidità.

Inoltre, l’acido lattico rappresenta un forte stimolo per la secrezione di ormoni anabolici come il GH (ormone della crescita) ed il testosterone (ormone della crescita muscolare). Per questo motivo esercizi con i pesi ad elevata intensità, intervallati da pause non troppo lunghe, massimizzano il guadagno di massa muscolare.

Quindi inutile pensare di ridurre l’impatto dell’acido lattico sui dolori post-allenamento, per almeno due ragioni:

  • Lo smaltimento fisiologico è già di per sé molto rapido e la presenza residua è utile al miglioramento della performance.
  • L’acido lattico NON è il responsabile del dolore avvertito nei giorni seguenti.

È sufficiente dare modo alle cellule muscolari di riprendere una normale attività aerobica (con ossigeno, ad esempio rallentando o interrompendo l’esercizio) per rilevare una consistenza riduzione della concentrazione di lattato già entro un minuto ed uno smaltimento complessivo che richiede in genere non più di 2-3 ore.

Questa è la ragione per cui associare alla presenza di acido lattico la comparsa dei DOMS (dolori ad insorgenza ritardata, nei giorni successivi allo sforzo) sia privo di senso.

Secondo gli esperti, l’ipotesi più probabile è che la DOMS dipenda da microtraumi che si verificano a livello delle fibre muscolari durante l’esercizio di una certa intensità, soprattutto in persone con livelli di allenamento insufficiente che sovraccaricano il muscolo rispetto alle sue effettive potenzialità di lavoro. Questi microtraumi fisiologici non devono preoccupare troppo, dal momento che le fibre muscolari sono in grado di autoripararsi in poco tempo, ma l’infiammazione associata può causare indolenzimento, sensazione di calore o bruciore.

Accorgimenti che potrebbero favorire sono quelli in grado di promuovere la circolazione sanguigna a livello dei muscoli interessati, come per esempio eseguire esercizi di defaticamento a bassa intensità al termine dell’allenamento, fare un bagno o una doccia calda post-attività fisica e garantire una buona idratazione dell’organismo durante e dopo l’esercizio.

NB: Acido lattico e Lattato NON sono sinonimi. Il lattato deriva dall’acido lattico attraverso processi biochimici.

Il vero nemico dei nostri muscoli non è dunque l’acido lattico, ma dello ione H+ che deriva dalla sua dissociazione. L’accumulo nelle fibre dello ione H+ infatti determina un aumento dell’acidità che provoca una diminuzione dell’efficienza dei muscoli e crea disturbi all’organismo.

Dopo l’attività fisica sono raccomandati tutti i massaggi a effetto drenante, ottimo sia in caso di accumulo di liquidi, sia quando occorre eliminare le tossine dal corpo, più eventuale acido lattico prodotto durante l’esercizio fisico.

Per info e iscrizioni: Andrea tel. +39 339 39 29 323 – info@petrelmassaggi.it

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